Un capodanno fuori dal comune
Il 25 marzo per Pisa non è un giorno come un altro. Mentre il resto del mondo si trova ancora immerso nella routine di un anno iniziato da pochi mesi, Pisa si proietta già nel futuro, festeggiando l’inizio del 2026. Questo salto temporale è reso possibile dalla celebrazione del Capodanno Pisano, una tradizione che affonda le sue radici nel Medioevo.
Celebrare il Capodanno in questa data non è una scelta casuale. È infatti legato alla festività cristiana dell’Annunciazione, che commemora l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele a Maria della nascita imminente di Gesù. In questo modo, Pisa, e con essa pochi altri luoghi in Italia, segna l’inizio simbolico del nuovo anno ben nove mesi prima del calendario gregoriano.
Le celebrazioni in città
Le celebrazioni del Capodanno Pisano non sono solo un momento di riflessione religiosa, ma anche un’occasione per immergersi nelle tradizioni culturali e storiche della città. Il programma degli eventi è iniziato il 20 marzo e culmina oggi con una serie di appuntamenti imperdibili.
Corteo Storico: Uno dei momenti più attesi è senza dubbio il corteo storico che parte da Palazzo Gambacorti e si dirige verso la Cattedrale. Qui, le rappresentanze dei Cortei della città sfilano in un tripudio di colori e suoni, riportando alla vita il glorioso passato medievale di Pisa.
Liturgia dell’Annunciazione: Alle 11:45, la Cattedrale ospita la liturgia dell’Annunciazione, un momento di raccoglimento spirituale che precede la cerimonia del raggio di sole.
Cerimonia del Raggio di Sole: Alle 12:00, l’evento culminante si svolge con la cerimonia del raggio di sole. Questo fenomeno naturale, che illumina un uovo di marmo sul pilastro accanto al pergamo di Giovanni Pisano, segna simbolicamente l’inizio del nuovo anno.
Settimana di cultura e tradizione
Durante tutta la settimana, Pisa ha offerto un ventaglio di eventi che hanno celebrato la sua cultura e le sue tradizioni. I ristoranti locali hanno proposto menu in stile pisano, permettendo ai visitatori di assaporare piatti tipici della cucina locale.
Parallelamente, presso la Chiesa di Santa Maria della Spina, un’infiorata dell’Annunciazione, curata dalla Pro Loco Fucecchio, ha adornato gli spazi con composizioni floreali straordinarie.
Per gli appassionati di storia, a Palazzo Gambacorti si è tenuta una mostra di armature e balestre, con visite guidate che hanno svelato i segreti delle antiche tecniche di combattimento e difesa.
Un’occasione di riflessione
Il Capodanno Pisano, con il suo mix di sacro e profano, ci ricorda quanto le tradizioni siano importanti per mantenere viva l’identità culturale di una comunità. In un mondo che corre veloce, fermarsi per celebrare un evento che ha radici così profonde ci invita a riflettere sulla nostra storia e su come essa plasmi il nostro presente e futuro.
Nonostante alcuni eventi in piazza La Pera, come il “Capodanno della Terra” e lo spettacolo di burattini, siano stati rimandati a causa del maltempo, l’entusiasmo dei pisani non è stato intaccato. La festa continua, con la promessa che il prossimo anno porterà nuove occasioni per celebrare insieme.