La ‘pace contributiva’ è una misura introdotta per permettere ai lavoratori di colmare eventuali buchi contributivi nella propria carriera, coprendo fino a cinque anni di periodi non coperti da contribuzione obbligatoria tra il 1° gennaio 1996 e il 31 dicembre 2023. Questa opportunità consente di anticipare l’accesso alla pensione o di aumentare l’importo dell’assegno pensionistico.
**Chi può beneficiarne**
Possono accedere alla pace contributiva gli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti, nonché alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata. È fondamentale che i richiedenti non abbiano anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non siano già titolari di pensione.
**Condizioni e limiti**
I periodi riscattabili devono essere privi di contribuzione obbligatoria, figurativa, volontaria o da riscatto, non solo presso il fondo cui è diretta la domanda, ma anche in qualsiasi forma di previdenza obbligatoria. Inoltre, non possono essere riscattati periodi antecedenti al primo contributo versato.
**Calcolo e pagamento dell’onere**
L’onere del riscatto è determinato applicando l’aliquota contributiva vigente nella gestione previdenziale di appartenenza alla retribuzione imponibile degli ultimi dodici mesi, moltiplicata per gli anni da riscattare. Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione o in un massimo di 120 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a 30 euro, senza applicazione di interessi. È importante notare che l’importo versato è fiscalmente deducibile dal reddito complessivo.
**Come presentare la domanda**
La domanda di riscatto può essere presentata online attraverso il servizio dedicato sul sito dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali SPID o Carta di Identità Elettronica. In alternativa, è possibile rivolgersi al Contact Center dell’INPS o a enti di patronato e intermediari dell’Istituto. Per i lavoratori del settore privato, la domanda può essere presentata anche dal datore di lavoro, utilizzando l’apposito modulo disponibile online.
**Scadenze**
È possibile presentare la domanda di riscatto fino al 31 dicembre 2025. Tuttavia, considerando i tempi di elaborazione e le possibili implicazioni sul piano pensionistico, è consigliabile procedere con la richiesta il prima possibile.
In conclusione, la pace contributiva rappresenta un’opportunità significativa per i lavoratori che desiderano colmare i vuoti contributivi e migliorare la propria posizione previdenziale. Valutare attentamente i requisiti e le modalità di accesso a questa misura può fare la differenza nel pianificare un futuro pensionistico più sereno.